
Domenica 20 luglio 2025, la passione per le due ruote ha invaso la Campania con il 1° Raduno Motociclistico “Da Salerno ai Monti del Matese passando per Napoli”, evento inserito nel prestigioso Calendario Nazionale ASI. Un’occasione unica per unire territori, culture e generazioni attraverso la forza evocativa del mototurismo storico.
Partiti da Buccino, l’antica Volcei, i motociclisti hanno percorso chilometri emozionanti attraversando le province di Salerno, Napoli e Caserta, unendo paesaggi mozzafiato, storia e convivialità. La carovana, partita come un piccolo gruppo, si è arricchita tappa dopo tappa, fino a giungere nel cuore verde dei Monti del Matese.
Una giornata tra passione, storia e condivisione
Organizzato dai club Salerno Autostoriche, Antichi Sanniti e Antiquariato, il raduno ha rappresentato un vero simbolo di collaborazione tra club campani, ponendo le basi per un futuro di eventi condivisi e sinergie regionali.
Durante il tragitto, passando anche per la provincia di Napoli, i partecipanti hanno respirato l’autenticità di una Campania piena di contrasti e meraviglie: dai profili vulcanici del Vesuvio alle colline incontaminate del Matese.
Il convegno: un viaggio nella storia della motocicletta
Nella suggestiva cornice del Convento di Santa Maria Occorrevole, a Piedimonte Matese, si è tenuto un convegno culturale dedicato alla storia della motocicletta, guidato dal prof. Dino Nardiello, presidente del Club Salerno Autostoriche.
Il prof. Nardiello ha accompagnato il pubblico in un affascinante viaggio storico, raccontando la nascita della motocicletta a partire dalle prime sperimentazioni ottocentesche, fino all’avvento delle tre grandi case motociclistiche italiane: Gilera, Della Ferrera e Moto Guzzi.
“Non si può comprendere il presente senza conoscere il passato”, ha detto Nardiello. “Dietro ogni moto d’epoca c’è una storia di ingegno, coraggio e visione.”
Durante il suo intervento, ha inoltre rivolto un caloroso appello ai giovani:
“Ragazzi, siate curiosi. Non abbiate paura delle difficoltà. La passione è un fuoco che va alimentato, e voi siete il futuro di questo mondo meraviglioso. Se vi serve una guida, ricordate che ci sono tante persone pronte ad aiutarvi, perché anche noi un tempo eravamo giovani, curiosi e pieni di sogni.”
Ha poi concluso con un elogio sentito alla Commissione Tecnica Moto ASI, definendola:
“Un baluardo di competenza e dedizione, che con grande professionalità garantisce autenticità, sicurezza e valore alle moto storiche italiane.”
A seguire, il dott. Claudio Femiano, vicepresidente della Commissione Moto ASI, ha appassionato i presenti con un approfondito intervento sulla storia della Moto Guzzi, ripercorrendo le tappe più significative della casa di Mandello del Lario: dalle origini militari, alle prime vittorie sportive, fino alle innovazioni tecniche che ne fanno ancora oggi uno dei marchi più amati nel mondo.
>”Moto Guzzi è un emblema di continuità e di coraggio tecnologico”, ha dichiarato Femiano. “Eventi come questo sono fondamentali per far conoscere ai giovani e agli appassionati non solo le moto, ma anche il cuore e la mente di chi le ha create.”
Un appuntamento che guarda avanti
L’evento, arricchito dagli interventi di Antonio Orsi, vicepresidente del Club Antichi Sanniti, e del commissario tecnico Domenico Alvaro, si è concluso tra applausi, riconoscimenti e la promessa di replicare e ampliare questa esperienza già dal prossimo anno.
“Siamo partiti come amici, siamo tornati come famiglia”, ha detto qualcuno a fine giornata. E in fondo, è proprio questa la magia del motorismo storico.
