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I cinque fiumi piu’ importanti del Cilento

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Il Cilento è una delle terre più amate da turisti italiani e stranieri e uno dei motivi alla base del suo successo è certamente la bellezza e la ricchezza del paesaggio naturale. Qui si possono infatti ammirare prati, cascate, montagne e colline, ma i suoi fiumi sono senza ombra di dubbio uno degli elementi più caratteristici e apprezzati. Cinque sono i corsi d’acqua più famosi e non solo per la loro estensione e portata d’acqua: il Bussento, l’Alento, il Calore, il Tanagro e il Mingardo.

Il Bussento
Il Bussento è un corso d’acqua composito che deriva dal ricongiungimento di più fiumi di provenienza montana e termina il suo corso nel Mar Tirreno. Il nome deriva da quello dell’antica città di Buxentum, una colonia greca in seguito conquistata dai Romani. E’ proprio a causa di queste vicende storiche che tutta la zona è ricca di rovine classiche che la rendono una meta perfetta per chi vuole immergersi nella cultura. Il Bussento, però, non è solo un tuffo nel passato, ma è anche natura incontaminata tanto che i suoi territori appartengono all’Oasi del WWF e, in particolare, le meravigliose grotte che si sono formate dall’erosione della roccia sono un patrimonio protetto.

Uno vero spettacolo, infine è quello che viene creato dalla caduta dell’acqua nelle Cascate delle Capelli di Venere a Casaletto Spartano. Il rumore dell’acqua e i giochi di luce ed ombra che si vengono a creare con i raggi del sole lasciano tutti a bocca aperta.

L’Alento
L’Alento nasce come un piccolo fiume a circa 900 m di quota dal Monte Le Corne (894 m s.l.m.), nella località Gorga del comune di Stio e, durante il suo scorrere verso la pianura, viene arricchito da diversi fiumi minori. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento è stata addirittura costruita una diga che ha portato alla formazione di un lago artificiale (Oasi diga alento) a Prignano Cilento. Oggi questa riserva d’acqua è fondamentale per l’attività agricola e la pastorizia della zona e perché crea un clima caldo-umido ideale per la sopravvivenza della flora e della fauna, soprattutto per alcuni uccelli migratori che trovano qui le condizioni ideali per una sosta durante il loro difficile viaggio.

Lungo il suo corso, poi, è stata costruita la città greca di Elea di cui si possono apprezzare ancora oggi le rovine. L’Alento è famoso in tutta Italia anche perché nelle sue acque vivono ancora oggi la lontra europea, una specie che invece è sempre meno presente in tutto il resto d’Italia e l’alborella appenninica, un pesce povero molto impiegato nelle fritture miste.

Il Tanagro
Il Tanagro è uno dei fiumi più importanti e possenti della Campania e attraversa il Parco Nazionale del Cilento e il Vallo di Diano. La sua sorgente si trova a una quota superiore ai 1300 metri e ben presto si ingrossa grazie ai suoi numerosi affluenti. Il suo corso d’acqua supera i 90 km, lungo i quali si possono ammirare fantastici paesaggi naturali e costruzioni artificiali come le canalizzazioni in cemento armato realizzate negli Anni Ottanta.

Famoso è un ponte del periodo romano che si trova nella zona in cui oggi si trova la città di Polla e che collega la città vecchia con la città nuova. Altrettanto note sono le Grotte dell’Angelo, meta di tutti gli appassionati di rafting. Per le persone più tranquille, invece, vengono organizzate delle suggestive gite in barca. Le sue acque sono ricche di una flora tipica della zona, tra cui le alborelle lucane, la trota fano e la lontra europea.

Il Calore Lucano
Il Calore Lucano nasce in una ricca faggeta e scorre attraversando buona parte della Provincia di Salerno per circa 70 km. Famose e suggestive sono le sue Gole, degli scavi naturali formati dall’erosione dell’acqua. Oggi sono un vero e proprio spettacolo, ma in passato rappresentavano un ostacolo per l’uomo che, quindi, ha costruito numerosi ponti di cui ancora oggi esistono le rovine. Negli anni, poi, sono state realizzate diverse infrastrutture, come il ponte di Magliano Nuovo.

E’ anche molto importante da un punto di vista naturalistico perché, come i principali fiumi del Cilento, le sue acque sono l’habitat ottimale per la lontra europea. Un merito di questo fiume è anche quello di essere riconosciuto ormai da diversi anni come uno dei corsi d’acqua più puliti d’Europa.

Il Mingardo
Il Mingardo trae le sue origini dal Fiume Faraone. Pur non essendo molto lungo (circa 38 km), ha ottenuto dalla Comunità Europea l’importante riconoscimento di Sito di Importanza Comunitaria, poi esteso anche a tutto il suo bacino idrografico. Il fiume con le sue acque taglia un grande massiccio di natura calcarea, il Monte Bulgheria formando degli imponenti fenomeni carsici.

D’estate tutte queste zone sono meta di moltissimi turisti perché è stata creata una piccola spiaggia artificiale, molto comoda anche per la presenza limitrofa di numerosi campeggi. Suggestiva è la Grotta del’Arco Naturale (Palinuro), una costruzione naturale che si trova nella parte terminale del suo corso. Anche nelle sue acque è rilevante la presenza della lontra europea.

Naturalmente questo post è “minimal”: ci vorrebbero “fiumi” di parole per parlare di ognuno di loro, dei loro affluenti e della loro storia per narrarli in modo adeguato.

redazione

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