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Il passo della Preta Perciata

Il passo della Preta Perciata a partire dall’anno 1074 è stato uno dei 14 valichi del Mezzogiorno percorribile con diritto di pedaggio. Esso sorge all’interno del comune di Magliano Vetere nella provincia di Salerno, e fino alla seconda metà dell’800 è stato per diversi secoli l’unica via di comunicazione agevole tra la Valle del fiume di Calore Lucano (situata all’interno) e la Valle del fuime Alento (più esterna), separate dagli impraticabili monti Chianiello, Faito e Vesole.
La posizione strategica di questo passo calabrese ha consentito in passato di controllare i flussi migratori e gli scambi di merci tra la costa e l’hinterland, il quale consentiva l’accesso al Meridione d’Italia, tappa obbligata per tutti quelli che partivano dal Cilento o per i viandanti che varcavano i suoi confini.
Pretra perciata in cilentano lo si può tradurre in pietra bucata, che deriverebbe da 2 origini differenti:

1) Dal tunnel scavato nella roccia per ricavarne il passo e renderlo percorribile.

2) Oppure potrebbe essere un termine dialettale per riferirsi alla piccola grotta confinante al passo.


Questa grotta durante la seconda guerra mondiale fu utilizzata come riparo anti bombardamento dai residenti della zona ed è tutt’oggi visitabile.
Sulla sinistra invece, arrivando dal basso si trova un punto di ristoro dal quale è possibile osservare il caratteristico panorama di montagna delle Gole del Calore. Percorrendo il passo ci si addentra in una parte del percorso immersa nella natura selvaggia e prosperosa e per i primi 200 metri il percorso è pavimentato con delle pietre, ma successivamente è totalmente sterrato. Dopo una decina di metri si arriva ad un bivio, andando sinistra si raggiunge il punto panoramico del Postiglione, adornato da statue scolpite in pietra, alberi dall’alto fusto e delimitato da staccionate in legno onde evitare di perdersi lungo il sentiero. Prendendo la strada a destra invece ci si ritrova davanti ad un boschetto di castagni, che una volta superato porta ad un lungo itinerario in discesa (percorribile in mezzora circa), il quale attraversa il Ponte Medievale e si conclude alle Gole del Calore.

Maestose gole scavate nell’acqua contornate da diverse aree aree pic-nic attrezzate per gli esploratori, ideali per sostare soprattutto durante le afose giornate estive. Inoltre è possibile noleggiare diverse canoe e pedalò da staff qualificato con la possibilità anche di fare il bagno. Inoltre qui è presente il Ponte medievale di Magliano Nuovo, caratterizzato dalla sua forma che ricorda la schiena di un asino, esso è uno dei 5 ponti medievali attraversabili sul fiume Calore Lucano, ma il suddetto ponte è sicuramente quello conservato meglio. Nonostante il ponte medievale non presenti datazione storicamente precisa, si presume che risalga all’incirca all’anno 1000, epoca in cui per attraversarlo era necessario pagare il pedaggio durante il dominio longobardo. Il ponte è stato restaurato nel 1820 grazie al contributo dei residenti locali ed è raggiungibile anche tramite il sentiero per trekking (Percorso Magliano Nuovo Postiglione) che parte da Magliano Nuovo (frazione di Magliano Vetere, provincia di Salerno).

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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