Lucania: in occasione delle Giornate FAI d’autunno, visitiamo il borgo di Marsicovetere, Pz (video) - www.cilentano.it
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Lucania: in occasione delle Giornate FAI d’autunno, visitiamo il borgo di Marsicovetere, Pz (video)

Arroccato su costoni di roccia, in qualunque punto ci si disponga, Marsicovetere rapisce inevitabilmente i visitatori, per i suoi panorami intatti, che lasciano tutti incantati. Il borgo lucano, che conserva ancora tratti medievali, vanta una storia di piu’ di duemila anni. Oggi si mostra con le sue case e strade in pietra, le antiche chiese, i resti di un castello che gode di un panorama eccezionale, abbracciando tutta la Val d’Agri. Siamo stati invitati, in occasione delle giornate F.A.I. d’autunno, in questo luogo meraviglioso e, grazie ai volontari del Fondo Ambiente Italiano (in particolare Domenico Trachitella), ed all’associazione A.L.B.A., abbiamo avuto la fortuna di poterlo girare in lungo e in largo.

Le antiche origini di Marsicovetere sono testimoniate dai resti di un’antica “civitas”, indicata come “Vestina”, dallo storico romano Strabone, poi distrutta dai romani nel VII secolo. Questo episodio costringe i profughi a trovare rifugio proprio dove oggi sorge Marsicovetere, il cui nome, però, deriverebbe dai Marsi, un popolo italico di lingua osco-umbra, insediatasi nel territorio. Marsicovetere ha conosciuto il dominio di diverse famiglie nobili, tra cui i Caracciolo, che hanno governato fino al 1777.

La riduzione della popolazione del paese è stata principalmente causata dal terremoto del 1857. A partire dagli anni ’50, purtroppo, la popolazione ha iniziato a emigrare dall’Italia, e ciò che rimaneva, si è stabilito nella frazione di Pedali, che oggi è chiamata Villa d’Agri. Grazie alle giornate Fai d’autunno, abbiamo potuto visitare Il museo rurale “La casa di Dorina” di Proprietà della signora Isabella Briglia, coadiuvata da Giovanna Lombardi, che custodisce tantissimi e preziosi oggetti in mostra in questo luogo fatato. Il borgo in solo 2 anni e mezzo con il continuo lavoro dell’ associazione A.L.B.A., ha accolto circa 1300 visitatori tra studenti, gruppi e viaggiatori occasionali. L’ associazione ha aperto botteghe artigianali, cantine, fucine, nonché i due musei ” La casa di Dorina” e il museo Arkeos, gestito dai coniugi Lorenzo e Maria Antonietta. Da non dimenticare ‘ La grotta dei ” briganti”. Il borgo è definito da molti “Un museo a cielo aperto”. Tra le costruzioni d’epoca moderna del centro storico si annoverano i palazzi Piccininni, un tempo residenza dei Caracciolo, e Tranchitella su corso Garibaldi, i palazzi Ziella e Rossi su corso Vittorio Emanuele II e Palazzo Pascale su via Roma. Marsicovetere è ricca di edifici religiosi che ne compongono il prezioso patrimonio sacro. La chiesa madre, in stile barocco, è dedicata ai Santi Pietro e Paolo.

Custodisce una trecentesca Madonna lignea, oltre ad una serie di tele settecentesche opera dei seguaci del Caravaggio. Tra le diverse statue presenti, merita particolare attenzione, quella della Madonna Assunta del Volturino (del diciottesimo secolo), ritratta in atteggiamento di estasi, ogni anno ad agosto protagonista di una intensa processione.

Su Via Porta Maggiore si vede subito la chiesetta della Madonna della Neve, risalente al 1830, mentre ai piedi del centro storico, sorge il Convento di Santa Maria di Costantinopoli, edificato su commissione del Principe Ettore Caracciolo, con un impianto regolare quadrilatero e un chiostro centrale. Lungo la riva sinistra dell’Agri, a 20 chilometri da Grumentum, sorge la villa romana di Barricelle, individuata nel marzo 2006, durante i lavori di posa delle condotte Eni, e scavata fino al 2017. La struttura rientra nella tipologia delle ville rustiche, impianti che, dal primo secolo avanti cristo., sorgono in campagna, al centro dei latifondi di ricche famiglie aristocratiche, per facilitare il controllo e la gestione delle proprietà. Il proprietario del latifondo, cui appartiene la villa di Barricelle è, come attesta il bollo della tegola esposta, Caius Bruttius Praesens, esponente di una potente e ricca famiglia lucana.

Altro luogo di particolare rilevanza è il monastero di Santa Maria dell’Aspro, poi convento di Santa Maria di Loreto. L’edificio religioso, che e’ stato costruito nella frazione di Villa d’Agri, è celebre perché, nel 1334 fu rifugio di Angelo Clareno, punto di riferimento dei Francescani spirituali, ricercato dall’Inquisizione e già scomunicato dal 1317. Qui, nel convento che dedicò a Santa Maria di Loreto, in località Santa Maria dell’Aspro, introdusse l’ordine dei Fraticelli e produsse un’effervescenza religiosa fondata su una spiritualità che predicava il rinnovamento della vita, in attesa dell’apocalisse (compiendo, secondo alcune fonti, anche alcuni miracoli).

Marsicovetere e’ immersa nella natura, tra pini e faggi secolari, i boschi che circondano il borgo, fino a qualche anno fa, erano meta di sciatori (per la presenza di una pista da sci oggi in disuso) Ancora oggi il luogo e’ frequentato, in special modo d’estate, per la frescura che dona a quanti trascorrono il periodo piu’ caldo dell’anno, in questo incantevole e lussureggiante luogo naturale.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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