Le aree marine protette del Cilento - www.cilentano.it
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Le aree marine protette del Cilento

Il Cilento è un’area territoriale della provincia di Salerno, nella Campania meridionale che, insieme al Vallo di Diano, durante il periodo romano faceva parte della Lucania. Questo territorio ospita uno dei più importanti Parchi Nazionali italiani, ma è anche sede di due aree marine protette: quella di Santa Maria di Castellabate e di Costa degli Infreschi e della Masseta. Questo Parco Nazionale ricopre un’area di circa 181 mila ettari di terra e più di 9 mila ettari di mare, diventando ufficialmente l’area protetta più ampia d’Italia. Ad oggi tutta questa zona è sicuramente una tra quelle di maggior pregio, sia dal punto di vista naturalistico, che paesaggistico oltre che culturale. C’è voluto molto tempo prima che a questo luogo, ricco di biodiversità, fosse riconosciuto il giusto valore, infatti solo nel 2009 sono state istituite le due aree marine protette. Nuotando in queste acque cristalline è possibile scoprire tutti i tesori che nasconde, in pochi chilometri è possibile ammirare tante tipologie differenti di spiaggette, insenature e sorgenti d’acqua sottomarine, ma anche misteriose grotte di origine carsica inserite all’interno della splendida e unica macchia mediterranea. Qui vivono centinaia di specie endemiche, cioè specie animali o vegetali la cui presenza è esclusiva e caratteristica di questa regione, da scoprire bracciata dopo bracciata, in un’esperienza che incanta.

Spiaggia del Marcellino

Area marina protetta di Santa Maria di Castellabate

L’area protetta di Santa Maria di Castellabate include il tratto di mare compreso tra la Punta di Ogliastro e la Baia del Sauco, per una superficie di più di 7 mila ettari, appartenente al comune di Castellabate.
É possibile suddividere questa zona in 3 differenti spazi:

zona A: un’area limitata di riserva integrale compresa tra la punta di Tresino e Pagliarola;

zona B e C: entrambe molto più ampie e di riserva generale, tra le punte di Torricella e dell’Ogliastro e presso la Pineta di Licosa.

Isola e punta Licosa

Qui sono presenti alcune specie vegetali uniche nel loro genere come il coralligeno e la Posidonia oceanica, che svolge una funzione cruciale nella stabilizzazione dei fondali e nella difesa delle spiagge dai fenomeni erosivi; ma anche specie animali endemiche, tra cui alcune particolarmente rare, come il pesce pappagallo mediterraneo e la Syriella di Castellabate, un crostaceo che si chiama così per la zona in cui è stato scoperto; ma anche altri animali marini tra cui madrepore, gorgonie, ricci di mare e spugne.
Arrivando nella Baia Arena, situata a Ogliastro Marina, è possibile inoltre ammirare un fenomeno magico, la deposizione delle uova da parte di una particolare specie di tartarughe, la Caretta Caretta (che ultimamente si e’ diffuso alla quasi totalità delle spiagge cilentane).

Caretta Caretta

Nell’area tra Ogliastro Marina e Punta Licosa, infine, è presente la “rossa di Licosa”, una triglia di scoglio che deve il suo nome alla sua caratteristica colorazione rosso vivo.
Licosa d’altra parte è denominata “l’isola del mito”, ed è uno tra i luoghi più caratteristici di tutta la zona.
Arrivando in questo sito naturale è possibile scoprire e godere dei numerosi resti dell’omonima città di origini greco-romane.

Infreschi


Area Marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta

Scendendo più a Sud è situata la seconda area marina del Cilento, Costa degli Infreschi e della Masseta, che comprende più di 2,3 mila ettari di mare, appartenenti ai comuni di Camerota e San Giovanni a Piro.
Questa area protetta si caratterizza per l’elevato numero di grotte, tra cui le più famose sono la Grotta dell’Alabastro e la Grotta della Molara, ed è possibile ammirare le suggestive sorgenti d’acqua sottomarine e le splendide spiaggette (come la Spiaggia dei Gabbiani e quella di Sciabica), oltre che visitare la Baia degli Infreschi, un vero e proprio tesoro naturalistico.
Queste acque sono popolate da biocostruzioni di coralligeni, che nulla hanno da invidiare alle barriere coralline tropicali, habitat naturale di una varietà importante di organismi che presentano strutture e gusci calcarei, ma anche di pesci e crostacei come dentici, cernie, astici, gamberi, aragoste e molti altri.

Boue di segnalazione per area interdetta a Punta iscolelli

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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