Il Cilento tra vecchi problemi e nuove aspettative – Il rapporto Svimez - www.cilentano.it
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Il Cilento tra vecchi problemi e nuove aspettative – Il rapporto Svimez

Il Rapporto Sud, presentato a Bari da Utilitalia e Svimez, analizza l’impatto economico e occupazionale del settore delle Utility (ambientale, idrico ed energetico) nel Mezzogiorno, con particolare attenzione agli investimenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

di Guido Santangelo – Una giornata come tante, poi incontro due persone anziane che mi regalano un cofanetto con dei fichi tipici del Cilento preparato da loro. La signora con il sorriso sulle labbra aggiunge, siamo andati a raccoglierli e li abbiamo curati con tanto amore per tornare indietro nel tempo e abbiamo pensato anche a Voi. È stato emozionante per me, per il pensiero così gentile e poi perché mi ha fatto ricordare i tempi in cui la raccolta e la cura dei fichi era molto diffusa. Allora si vedevano tante grate con i fichi che seccavano al sole vicino alle case di campagna che facevano da deposito. Queste case erano un patrimonio personale, ma oggi rappresentano un patrimonio storico del territorio ed è un peccato vederle ridotte a ruderi e abbandonate. I contadini cilentani, persone indimenticabili con il sudore che scendeva sul volto segnato dal lavoro, ma così genuini e gentili da ricordare e ammirare. La cura dei fichi era solo un momento della loro giornata perché facevano tanto altro, dalla cura dell’ orto agli animali da pascolare e i figli da accudire ed educare. Duro il lavoro di contadino e poco redditizio, ma la famiglia e la bontà dei prodotti soddisfavano le loro semplici aspettative. Ma quello che si capiva era un messaggio chiaro, lavoro tanto lavoro per poi vedere i frutti col tempo a volte li vedevi scoraggiati, ma poi la vicinanza di altri contadini e l’ umanità che regnava li ricompensava. Molti e forse troppi sono emigrati per dare un futuro migliore per i propri figli e condurre una vita più agiata e più dignitosa. L’emigrazione è stata una piaga che tuttora pesa sul Cilento, ma stupisce il fatto che non si riesce a dare centralità e protagonismo a questo territorio. Anche noi dice il signore siamo stati costretti ad emigrare, lasciare gli affetti più cari e rinunciare ai nostri sacrifici e partire, emigrare in Germania.

Sleeping bag and cot in vast desert landscape Black Rock Desert High Rock Canyon Emigrant Trails National Conservation Area NVUSASleeping bag on cot in vast barren desert dawn
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Siamo stati quindici anni e poi abbiamo deciso di tornare nella nostra terra natia, i nostri figli non sono tornati perché hanno voluto fare un percorso diverso, lavorando e costruendo un futuro diverso per loro e per i loro figli. Sono stati in tanti che hanno fatto questa scelta e non si sono pentiti, purtroppo il Cilento oggi come allora non offre molto ai giovani, che rappresentano il futuro di un territorio. E poi aggiungono che la situazione è cambiata per via della riduzione della natalità e aumento dell’ emigrazione dei giovani, quindi un impoverimento ancora maggiore. In pratica questi signori mi hanno anticipato quello che poi ho letto qualche giorno dopo nell’ ultimo rapporto Svimez. Il rapporto Svimez parla di prospettive pessime, molto pesanti per la Campania e per l’intero mezzogiorno, addirittura parlava di situazione da medioevo. L’emigrazione secondo il rapporto aumenterà e saranno soprattutto chi ha investito nell’ istruzione ad emigrare, questa è una cosa che fa riflettere. La disoccupazione femminile è la più alta rispetto a tutta l’Europa, un laureato su due sarà costretto ad emigrare. L’emigrazione giovanile è una questione urgente che depaupera il territorio ed il suo futuro. Certo alla luce di questi dati qualche considerazione la fa chi deve investire nel territorio e guardare al futuro dei propri figli. Bisogna perciò fare investimenti produttivi non solo nell’ agricoltura e nel turismo ,ma attrarre investimenti industriali per scommettere sul futuro.

link al rapprto svimez pdf: https://lnx.svimez.info/svimez/wp-content/uploads/2023/12/rapporto_2023_indice.pdf

guido santangelo

Guido Santangelo è nato in un piccolo paese del Cilento, Stio Cilento, il 15 febbraio 1962 che gli ha regalato un’infanzia spensierata e serena. Dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico di Gioi Cilento, si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, dove si è laureato nel febbraio del 1989. Attualmente svolge l’attività di Medico di famiglia e si dedica a scrivere e coltivare la passione per la poesia.

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