
La capacità di sfruttare la saggezza e la tradizione del Cilento per costruire un futuro lontano dalla cultura del superfluo e far prevalere la priorità dell’ essenziale è un grande merito.
Questo mi porta indietro di molti anni e mi fa ricordare la gioventù di due ragazzi, un tempo la semplicità e l’ umiltà erano valori apprezzati e la gente stimava molto due ragazzi che amavano la musica ,al punto di inventarsi musicisti suonando strumenti fatti da pentole, coperchi e la grancassa di plastica con una bacinella capovolta.
La voce era ricca di emozione ma povera di accordi, però veniva poi modificata e accompagnata dal canto degli uccelli e dal silenzio della natura ,intenta ad ascoltare l’ originalità della musica e l’ innocenza della loro voce.
Le giornate erano così dedicate alla musica ,alla canzone preferita ,viaggio di un poeta,ed alla spensieratezza nella speranza di un futuro di cantanti oppure di comporre un complesso.
I ragazzi venivano stimolati dagli spettatori non paganti, ma che apprezzavano molto l’ originalità e la genuinità dei due ragazzi, semplici e sognatori.
Il tempo passava, il divertimento era tanto, ma questi ragazzi pensavano ad un futuro già diverso da quello che stavano vivendo e così hanno coltivato non un hobby ,ma la cosa più importante per loro: studiare.
L’ emozione di ieri si è poi trasformata in qualcosa di più bello e di cui possono essere fieri, hanno sfruttato l’ orgoglio ed il loro spirito di sacrificio per costruire un futuro meraviglioso.
La musica è rimasta però sempre nei loro pensieri, come la genuinità dei valori trasmessi dalle famiglie e saranno importanti per tutta la vita.
