
Il teatro come educazione sentimentale
L’opera diretta da Clotilde Grisolia, scritta da Guido Pierro, nel
programma OFF del Festival Nazionale “L’Eredità delle Donne
2025” diretto da Serena Dandini
Mercato San Severino (SA), ottobre 2025 –
Un filo, una corda, un legame: da questa immagine potente prende
vita LègÁmi – Il filo sottile dell’amore violento, la nuova performance di
teatro contemporaneo firmata da Clotilde Grisolia, che affronta con
sensibilità e forza poetica il tema della mascolinità, della relazione e
della violenza di genere.
Prodotto dall’associazione Crescere Insieme Oltre il Teatro APS, in
collaborazione con A Voce Alta Salerno, lo spettacolo sarà presentato
al Teatro Comunale di Mercato San Severino a partire da novembre
2025, con matinée dedicate agli studenti delle scuole secondarie di
secondo grado. Le rappresentazioni potranno essere ospitate anche negli
auditorium scolastici, per garantire una più ampia fruizione del progetto.
L’evento culminerà mercoledì 26 novembre 2025, con una serata
speciale aperta al pubblico al Teatro di Mercato San Severino, alle ore
20.45 (biglietto d’ingresso €7,00).
A conferma del suo valore artistico e civile, LègÁmi è stato selezionato
per il programma “L’Eredità delle Donne”, diretto da Serena Dandini,
una delle principali manifestazioni italiane dedicate alla cultura, all’arte
e al pensiero femminile.
Apertura spettacolo
La serata si aprirà con la performance e il monologo tratti dal
progetto L’Arte che Rompe il Silenzio di Giusy Dragone, un’intensa
azione scenica, realizzata dagli allievi attori adolescenti della scuola di
teatro, che intreccia parola, corpo e musica per raccontare il potere
dell’arte come strumento di liberazione e di consapevolezza. Sempre di
Giusy Dragone sara’ allestita una mostra a a tema che accompagnera’ lospettatore gia’ dal foyuer.
Un preludio carico di significato, che invita a rompere il silenzio sulla
violenza di genere e ad aprirsi a un ascolto autentico e collettivo — in
profonda sintonia con i temi affrontati nello spettacolo di Clotilde
Grisolia.
Lo spettacolo
Sul palco, tre uomini — Guido Pierro, Massimo Sarno e Luca
Masiello — e una voce femminile, interpretata da Maria Camilla
Falcone, si muovono in un equilibrio costante tra scontro e sostegno,
fragilità e forza.
Attraverso il linguaggio fisico e la parola, LègÁmi diventa un viaggio
nella mascolinità contemporanea, nella fatica di liberarsi da modelli
imposti e nel desiderio di ritrovare un modo autentico di sentire.
Le corde, unico elemento di scenografia, curata da Francesca Marena,
rappresentano la metafora dei legami che uniscono e imprigionano:
simboli di affetto, ma anche di dipendenza e controllo.
Nulla è lasciato al caso, neanche il disegno luci di Enrico Landi, le
musiche e le voci registrate contribuiscono a creare uno spazio poetico
sospeso, dove ogni gesto diventa confessione e ogni silenzio una
domanda.
« LègÁmi è un atto di ascolto reciproco – spiega la regista Clotilde
Grisolia – tra corpi e pensieri maschili, tra maschile e femminile, tra ciò
che si mostra e ciò che si tace. La voce della donna arriva solo alla fine:
non per accusare, ma per restituire umanità.»
Il progetto nasce all’interno del percorso “La Buona Educazione: il
Teatro per educare ai sentimenti”, un’iniziativa che da anni utilizza il
linguaggio teatrale come strumento pedagogico e civico per affrontare i
temi della parità di genere, dell’educazione emotiva e della prevenzione
della violenza.
L’associazione Crescere Insieme Oltre il Teatro APS,affiliataall’AICS Salerno, impegnata nella diffusione della cultura teatrale tra i
giovani e A Voce Alta Salerno, attiva nei percorsi di recupero per
uomini autori di violenza, collaborano per promuovere una riflessione
profonda sul significato del rispetto, dell’empatia e della responsabilità
relazionale.
«Educare ai sentimenti – sottolinea Grisolia – significa insegnare a
riconoscerli, ad ascoltarli, a modularli. È la base per costruire relazioni
sane e per prevenire ogni forma di sopraffazione. Il teatro, in questo, è
uno strumento di libertà e consapevolezza.










