La dieta mediterranea non è solo sana alimentazione, ma rappresenta uno stile di vita e comportamenti salutari, è all’ avanguardia nei regimi alimentari che la rendono protagonista nel mondo e nella cultura dell’ occidente .
Parlare di dieta mediterranea mi porta indietro nel tempo, quando regnava nel Cilento la gioia , l’ allegria, la convivialità e soprattutto il mangiare sano.
Il tempo passava lento e in compagnia,le porte di casa sempre aperte e la chiave spesso era presente nella serratura ,libertà e sicurezza senza uguali.
Ricordi di una colazione con il latte di mucca appena munto e il pane duro fatto in casa, ingredienti genuini e nutrienti.
Sono ricordi difficili da dimenticare perché all’ insegna della serenità, spensieratezza e di prelibatezze che non esistono più, odori e sapori inconfondibili.
Si aspettava poi un regalo molto desiderato il “peluso” , non parliamo poi della ricotta appena fatta che con il siero si metteva sul pane duro sempre fatto in casa, profumi intensi ed eccellenze culinarie.
La dieta mediterranea era legata ad uno stile di vita giornaliero con la produzione del cibo dai prodotti della propria terra, ottenuti con tanti sacrifici. La sua ricchezza e unicità erano gli ingredienti che oggi risultano difficili da trovare.
Il pane e la pasta erano componenti importanti ed essenziali, ma erano prodotti con il proprio grano, dove sono i campi di grano giallo oro e la trebbiatura,e quel profumo che si sentiva nell’ ambiente?
Solo ricordi, tradizioni e attività che bisogna recuperare in fretta e sviluppare. Bisogna sfruttare il momento storico favorevole per lo sviluppo del territorio e del made in Italy.
Grazie al riconoscimento dell’ UNESCO della dieta italiana come bene immateriale ed il riconoscimento dell’ obesità come patologia, si dà priorità alla salute, alla sostenibilità ed il benessere.
La carne era nella dieta mediterranea un alimento meno usato e si preferiva la carne bianca oppure di capra ,quella rossa era consumata solo in occasione della festa, come i dolci.
La carne di maiale era usata per preparare gli insaccati ed era di produzione propria, l’ allevamento del maiale aveva una doppia funzione , carne eccezionale e riduzione dei rifiuti.
Per le tante limitazioni ed un atteggiamento persecutorio nei confronti dei contadini ,queste eccellenze sono state abbandonate .
La ricchezza della dieta mediterranea era legata alla produzione locale e incontaminata dei prodotti, dalla conservazione degli stessi e poi sua maestà ,l’ acqua di sorgente con la sua purezza infinita,usata per bere , per la produzione agricola e per la preparazione del cibo.
In pratica grazie ad una cultura e una civiltà frutto di un duro lavoro quotidiano, si faceva prevenzione e cura di tante patologie.
L’ acqua di sorgente era considerata un vero tesoro e veniva salvaguardata particolarmente ,perché essenziale per tutte le attività e gli usi personali. Dai contadini era usata anche come frigo, mettevano la bottiglia di vino sotto l’ acqua e lo rinfrescava, era un piacere vedere persone ricche e felici di ogni loro gesto, anche se lavoravano tanto.
Purtroppo con il tempo è stato distrutto tutto quello che di grande i nostri genitori avevano creato con tanti sacrifici e rinunce.
Molte limitazioni e costrizioni usando la burocrazia come mezzo , hanno sacrificato la vera Dieta Mediterranea ed emarginato la civiltà e la cultura contadina.
La dieta mediterranea è uno stato dell’ arte che andrebbe diffusa in maniera capillare, non è solo genuinità degli ingredienti e convivialità , ma socializzazione ,ospitalita’ e prevenzione.
