
Comunicato
Domenica 7 dicembre 2025, a partire dalle ore 20, le Giornate del Patrimonio Cilentano,
ideate da Aniello Amato, faranno tappa a Cannalonga, attraverso l’organizzazione della
Pro Loco “Dei Laghi”, guidata da Antonio Vita, e di Kairòs, presieduta da Angelo
Cortazzo. L’evento si svolgerà nella sala sociale e sarà caratterizzato principalmente da
commedie in dialetto cilentano, portate in scena dalle compagnie “Dialetto e Sentimento”
di Anna Fatigati e “Amici per caso” di Èlia D’Angelo, entrambe di Novi Velia. Saranno
recitate anche poesie in dialetto, scritte da Pasquale Alario, Oreste Positano, Aniello
Fiorillo e Franco Campitiello. Un momento particolare sarà dedicato al giovane scrittore
di Cannalonga, Michele Zito, autore del romanzo fantasy Pyramis, e a Pietro Carbone, a
cui l’Ente Fiera della Frecagnòla ha dedicato un premio annuale. La serata sarà condotta
da Angelo Cortazzo e moderata dalla scrittrice Antonella Casaburi.
Le ragioni del format “Giornate del Patrimonio cilentano”
Il format ha lo scopo di attuare l’articolo 3 del programma “Europa creativa 2021-2027”,
relativo al sostegno dei settori culturali e creativi dei Paesi dell’UE, che sancisce la
salvaguardia, lo sviluppo e la promozione della diversità culturale e linguistica dell’UE e
del patrimonio culturale.
Questo format nasce con l’intenzione di riflettere sul Patrimonio cilentano in
prospettiva interdisciplinare e secondo studi provenienti dai settori: Sociologia,
Dialettologia, Antropologia, Storia e Archeologia. In particolare, saranno organizzate
giornate di studio oppure delle serate incluse nel Festival dei Dialetti Cilentani, un
momento variopinto, contrassegnato da canti, balli, musiche, poesie e sketch teatrali in
dialetto locale.
I dialetti cilentani sono i più complessi a livello strutturale di tutta la Campania,
discostandosi dal modello linguistico napoletano per molti aspetti. Inoltre, nel Basso
Cilento occorrono sistemi vocalici misti e di difficile classificazione, secondo le categorie
fissate da Giovambattista Pellegrini nel 1977, cioè vi sono sistemi di tipo siciliano,
galloitalico, panromanzo e marginale, cioè di tipo rumeno. Il format nasce da un’idea del
dott. Aniello Amato, condivisa da scrittori, attori, artisti e amanti degli usi e dei costumi
cilentani.
Esso mira a riscoprire la Storia locale attraverso la divulgazione di documenti
d’archivio, l’Antropologia, la Gastronomia, la Fitoterapia e l’Archeologia mediante il
potente mezzo delle lingue locali, la massima espressione dell’identità di un popolo. Per
questi obiettivi il progetto si avvale della collaborazione di Enti, Comuni, Pro Loco e
associazioni culturali: il Comune di Vallo della Lucania, l’Istituto musicale Goitre e
l’omonima Associazione di Vallo della Lucania, la Comunità Montana “Gelbison e
Cervati” e Kairòs, canale youtube di cultura giovanile e cilentana del presentatore Angelo
Cortazzo.
L’immagine usata come icona del format è un quadro di Giancarlo D’Ambrosio ed
evoca l’amore universale attraverso una raffigurazione della ginestra cilentana.
La canzone portavoce del progetto è Chesta è la tèrra mia, cantata da Antonietta
Speranza, voce dei Koros Mediterraneo, e tratta dall’omonima poesia di Giuseppe
Liuccio.









