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Il pino d’Aleppo nel Cilento

In natura, tra gli alberi sempreverdi appartenenti alla famiglia Pinacea, si può riconoscere la conifera conosciuta come “Pino”. Questo, tuttavia, è solamente un nome comune che accoglie in sé circa centoventi specie di pini diversi. Tale genere di pianta rustica è poco esigente, predilige perciò terreni freschi e profondi che si trovano generalmente nelle zone situate lungo, o in prossimità della costa, ma riesce ad adattarsi anche a substrati più poveri e piuttosto asciutti. I pini sono inoltre una specie termofila ed eliofila, hanno cioè poca tolleranza al freddo e vegetano in maniera ottimale se esposti alla diretta e forte luce del sole. In Italia sono presenti diverse tipologie di pino. In particolare, nella zona mediterranea spicca il Pinus halepensis, meglio conosciuto come Pino d’Aleppo.

È possibile riconoscere questa pianta grazie ad alcuni specifici dettagli che la caratterizzano: la sua corteccia si presenta rossastra con giovani ramificazioni argentee, più spessa verso il basso e dal colore più scuro, con squame più sottili andando verso l’alto. La chioma appare folta ed estesa, più larga verso la base e più ampia in cima. Quest’ultima, sottile minuzia, differenzia la suddetta pianta dal pino domestico e quello marittimo, con cui condivide delle similitudini e una certa somiglianza.

Le foglie sono invece aghiformi e molto sottili, somigliano perciò a piccoli aghi lunghi all’incrica 5-10cm, ma la loro consistenza è morbida e tutt’altro che pericolosa; sono inoltre riunite in mazzetti da due, di colore è verde chiaro. I fiori di queste piante vengono indicati con il nome di “sporofili” e maturano nel periodo dell’anno che intercorre tra il mese di marzo e quello di maggio. Infine, probabilmente l’elemento più peculiare di un pino è proprio lo stròbilo, meglio conosciuto con l’appellativo di “pigna”, che sul pino d’Aleppo è di forma ovale-conica. In età giovanile gli stròbili, sono di colore verde, ma dopo due anni quest’ultimo muta, diventando marrone. La loro apertura avviene o con molta lentezza nel corso degli anni, oppure più rapidamente in caso di eccessivo calore provocato da un’incendio. Generalmente ogni singolo pino non è più alto di 15 metri, benché sia stato riscontrato che le piante di questa specie possono raggiungere un massimo di 25 metri di altezza, ma in casi rari.

Questa maestosa pianta è in grado di vegetare fino a 1500 metri di quota e fortunatamente è molto lontana dal rischio di estinzione, dal momento che dalla sua resina è possibile estrarre la trementina, un prezioso materiale utilizzabile in diversi ambiti che spaziano dall’industria di vernici e pitture, fino al contesto farmaceutico.
Per la costa cilentana il Pino d’Aleppo è un elemento caratterizzante, in particolar modo nel comune di Castellabate, più precisamente tra Punta Licosa e Ogliastro Marina, dove si possono incontrare grandi e suggestive distese di queste piante. La costa è infatti contornata da profumatissimi pini che offrono anche frescura e un prezioso riparo nelle giornate più calde del periodo estivo.

redazione

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