Padula, non solo Certosa ma Ossario dei trecento, Battistero di San Giovanni, Museo del Cognome e Casa Museo di Joe Petrosino… (video) - www.cilentano.it
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Padula, non solo Certosa ma Ossario dei trecento, Battistero di San Giovanni, Museo del Cognome e Casa Museo di Joe Petrosino… (video)

Padula e’ la citta’ della Certosa piu’ grande d’Italia ma e’ anche un bellissimo borgo in pietra padulese, scrigno di tanti tesori.
Padula è il piccolo Comune del Vallo di Diano piu’ conosciuto per la sua immensa Certosa di San Lorenzo.
Immersa nella natura, il borgo deve il suo nome al fatto che, probabilmente, nel territorio sottostante ci fosse una palude.
I primi insediamenti umani si devono agli Enotri, antica popolazione lucana e risalgono al XII secolo a.C. Nel medioevo la città fu preda delle incursioni saracene e poi con l’arrivo dei Normanni e la successiva feudalizzazione si arrivò alla formazione di nuovi assetti di potere.

Battistero di San Giovanni in Fonte


La nobile famiglia dei Sanseverino assunse nella fine del 1200, il comando della città, con la creazione delle imponenti mura difensive. Nei secoli il paese ando’ in declino e la gente andò via.
L’incantevole borgo, come dicevamo, e’ famoso per la sua Certosa, meta di pellegrinaggi e del turismo religioso, e’ la più grande certosa d’Italia.
Si estende su di un’area di 51.500 m², e conta circa 350 stanze, tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa.
La Certosa è stata realizzata nel 1306, su commissione di Tommaso II Sanseverino, Inoltre, dal 1957 accoglie il museo archeologico della Lucania occidentale. La sua costruzione continuò fino al 1800 e lo stile predominante è quello barocco.

Giardino della Certosa di San Lorenzo visto dal drone


Ma Padula offre davvero tanto al turista che si accinge a visitarla: il centro storico di Padula con tutti suoi scorci è una meraviglia.
Qui’ e’ possibile visitare la Casa Museo di Joe Petrosino, il primo poliziotto americano di origini italiane che fu ucciso dall’antesignana dell’attuale mafia: la mano nera.
C’e’ l’unico “Museo del cognome”, dove, grazie alle ricerche di Michele Cartusciello e’ possibile ricostruire un dettagliato albero genealogico;
C’e’ il sacrario dei trecento, dove sono custodite gran parte dei resti dei partecipanti alla spedizione di Carlo Pisacane;
C’e’ uno dei rari battisteri italiani immerso completamente nell’acqua: il battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte.

Eretto nel IV secolo d. C.il Battistero apparteneva all’antico borgo di Marcellanium (molto vicino alla Certosa di San Lorenzo). Ad esso e’ legata una leggenda: ogni anno, puntualmente, durante la notte di Pasqua, riservata ai battesimi, la sorgente si gonfiava e l’acqua riempiva la vasca.
Il prodigio richiamava folle di fedeli sempre più numerosi, desiderosi di assistere al miracolo delle acque. Si dice che il battistero sia stato posseduto anche dai cavalieri templari che, secondo la storia, hanno custodito il Sacro Graal.
Trascorrere qualche giorno a Padula e’ certamente un’ottima occasione per godere le bellezze culturali, artistiche ma anche della natura, ancora incontaminata.
Qui il cibo e’ buono e le persone cordiali. Segnate queste brevi informazioni su un taccuino e, prometteteci di passare un paio di giorni in questo meraviglioso luogo, nel Vallo di Diano.
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