S. Valentino a Trentinara: la via dell’amore e la “Preta ‘ncatenata” – video - www.cilentano.it
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S. Valentino a Trentinara: la via dell’amore e la “Preta ‘ncatenata” – video

Il video e’ stato girato mercoledi’ scorso, la poesia inziale che abbiamo umilmente provato a recitare e’ di Giuseppe Liuccio. Buon S. Valentino a tutti gli amici di Cilentano.it

La Leggenda della “Preta ‘ncatenata”

Saul, capobrigante, bello come un dio greco, occhi di fuoco, capelli arruffati e incolti, penetra con violenza nel castello del marchese per un saccheggio;

Isabella,la marchesina, luminosa di grazia e di sorriso, statuaria nella bellezza dalla verginità intonsa, impavida nella sfida a lame di sguardi.

E’ cotta a prima vista:

irresistibile, furente a devastare cuore, anima e pensieri. Saul rinunzia alla rapina.

Isabella ha trovato l’uomo dei sogni. L’amore esplode nottetempo nell’alcova della “Preta Ncatenata” e si consolida negli incontri reiterati fino a quando la delazione servile degli invidiosi non arma la mano del marchese, padre/padrone, fermamente deciso a stroncare la tresca, con un plotone di soldati piombati all’improvviso sui giovani amanti spersi nella passione senza freni, al punto che, per non cadere nelle mani dei soldati e finire vittime della vendetta del marchese adirato, con la sola colpa di un amore tanto bello quanto impossibile, si baciano con spudorata ingenuità per l’ultima volta, si incatenano in un abbraccio indissolubile e, insieme si lanciano nel vuoto a peana di libertà

Giuseppe Liuccio

L’origine del nome Trentinara deriva probabilmente dalla paga di “3 denari” con la quale venivano retribuiti i soldati romani di guardia a un acquedotto situato sul Monte Vesole (1.210 m s.l.m.). Da fonti storiche si viene a sapere che Trentinara era anche un importante punto strategico utilizzato da guarnigioni romane per controllare dall’attuale piazzetta panoramica l’intera costa pestana. Qui le leggende sono due: la prima e’ quella che Spartaco sia stato trucidato in queste valli dall’esercito di Crasso e la seconda e’ quella della “preta n’catenata”.
Da pochi anni, nel piccolo borgo una piccola stradina e’ stata intitolata all’amore. Questa stradina piena di maioliche, dipinte a mano dal professor Sergio Vecchio e che riportano frasi celebri sull’amore, conduce alla preta ‘ncatenata, così chiamata in quanto consistente in due macigni incastonati tra di loro che rievoca l’abbraccio di due giovani – Saul e Isabella – i quali, secondo la leggenda, non potendo vivere pienamente il loro legame (figlia del marchese lei, capo brigante lui) si lanciarono nel vuoto dalla rupe in nome del loro amore contrastato.

IL VIDEO

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