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Stio: dove l’artigianato è creatività e necessità

di Guido Santangelo – Artigianato tipico e del ricordo, sono queste le caratteristiche di due prodotti della fantasia e dell’abilità artigianale che voglio far ammirare. Tutto fatto con qualcosa che la natura regala al Cilento,parlo della radica di erica usata per costruire un pezzo unico e inimitabile, da un artigiano che già conosciamo e che non smette mai di stupirci. Il signor Angelo ci mette amore e passione per fare delle vere opere d’arte, che aspettano solo di essere ammirate e valorizzate.
Questa abajour in radica riesce ad illuminare non solo il buio ma soprattutto i pensieri e la fantasia, valorizza e invita al rispetto della natura in e le bellezze che può darci. Con la radica si producono anche le pipe, ma anche dei mestoli, l’artigianato è una vera ricchezza del Cilento, bisogna solo saperlo promuovere e valorizzare.


Altro pezzo che ho scoperto è la fuscella, usata per produrre il formaggio di capra e la ricotta,costruita con i vimini e inimitabile maestria, realizzata dal signor Francesco. Questa fuscella ci porta indietro nel tempo dove la plastica non era protagonista come oggi e sfruttava la capacità dell’uomo a utilizzare ciò che la natura offriva.

Parlare di questi paesi così ricchi di tradizioni di cultura e memoria storica, mi fa riflettere su come la società ha fatto dei passi indietro nella valorizzazione del patrimonio culturale e sociale.
Urge un impegno di tutti nel vivere il presente in modo razionale e lasciarsi coinvolgere dalla ricchezza della bellezza e semplicità.


I pezzi del signor Francesco sono due, uno per il formaggio l’altro per la ricotta, la ricotta di capra unica e inconfondibile dal sapore intenso e gusto leggero può essere consumata in diversi modi.
Pensate che veniva usata per produrre i ravioli fatti in casa, una vera leccornia, ma consumata appena fatta sopra una fresella è un’unicita’ indescrivibile.
La ricotta viene prodotta dal siero con l’aggiunta di un po’ di latte e come d’incanto si forma la ricotta, che può essere consumata fresca oppure stagionata; provate a grattugiarla su un piatto di fusilli col sugo di castrato.
Buon appetito.

guido santangelo

Guido Santangelo è nato in un piccolo paese del Cilento, Stio Cilento, il 15 febbraio 1962 che gli ha regalato un’infanzia spensierata e serena. Dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico di Gioi Cilento, si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, dove si è laureato nel febbraio del 1989. Attualmente svolge l’attività di Medico di famiglia e si dedica a scrivere e coltivare la passione per la poesia.

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