Stio sorge nell’entroterra collinare del Cilento, nell’area dell’omonimo Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
alcuni storici concordano sul fatto che il nome Stio derivi dal latino ostium, ovvero ingresso, ad indicare il luogo d’accesso allo Stato di Magliano.
Il borgo di Stio ha origine intorno all’anno mille, ma era già nota in epoca Enotria.
Seguì le sorti dello Stato di Magliano e della successiva Baronia fino al 1806, quando con l’eversione della feudalità, Stio venne eletta capoluogo di comune, e ad esso, venne aggregata la frazione di Gorga.
Caratteristico il centro storico che già in epoca normanna era fortificato. Recenti indagini alla ex chiesa di San Pietro, a sud del paese, nel corso dei restauri della chiesa hanno messo in evidenza murature di costruzione medievale, e la tipologia della struttura edificata fa pensare che lì era una fortezza a controllo della via che collegava i due castelli di Gioi e di Magliano.
Ricco di sorgenti e boschi di cerri, faggi, ontani e castagni, basa la sua economia prevalentemente sull’agricoltura e la pastorizia.
Una antica manifestazione è La fiera della croce, tra le più antiche del Cilento. Ha origine nel Medioevo, quando i monaci basiliani, della cappella di “Santa Maria della Croce”, richiamavano i pellegrini per commerciare i propri prodotti.
Un prodotto caratteristico del borgo cilentano, è la castagna. La sagra della castagna porta nel paesino cilentano migliaia di turisti.
Di grande rilievo è la produzione di castagne e del relativo miele, nonché la raccolta di ortaggi, patate e legumi (in particolare i fagioli regina di Gorga).
Proprio nella frazione di Gorga, sul monte le corna, a circa 900 metri di altitudine, nasce il fiume Alento.
Stio è un paese incantevole, assolutamente da visitare, rimasto come cristallizzato nel tempo. Il borgo può certamente essere inserito in un tour più ampio che può comprendere Orria, Magliano vetere e nuova, Monteforte Cilento.
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