Castelcivita: un viaggio nel borgo medievale ai piedi di Alburni - www.cilentano.it
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Castelcivita: un viaggio nel borgo medievale ai piedi di Alburni

Castelcivita, un incantevole borgo medievale situato ai piedi delle maestose montagne di Alburni, rappresenta una vera gemma nel cuore del Cilento. Oltre alle famose grotte, questo luogo offre una ricchezza di tesori da scoprire. Preparati a un viaggio nel tempo, mentre esploriamo la sua posizione, la sua storia affascinante e le sue imperdibili attrazioni.

Dove si trova e cosa lo caratterizza

Situato a nord-est del Cilento, Castelcivita è incorniciato dal suggestivo paesaggio del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Al suo centro si erge la maestosa “Torre Angioina”, un’imponente struttura alta circa 25 metri, che sovrasta il territorio circostante. All’interno della torre, è possibile visitare una mostra dedicata alla civiltà contadina, che offre uno sguardo affascinante sulla vita passata di questo luogo. Il borgo è caratterizzato da pittoreschi vicoli, case arroccate e graziose piazzette, che si fondono armoniosamente con la natura circostante. Le strade, definite “a cascata”, seguono dolcemente le aspre discese, creando l’illusione di un’intera cascata di case che si riversa verso il basso.

La storia del borgo di Castelcivita

Castelcivita vanta un nome ed una storia apparentemente giovane, essendo stato ufficialmente unito nel 1863 tramite un decreto Regio che ha combinato i villaggi di Castelluccia e Civita.

In realtà, la storia di Castelcivita affonda le radici nel periodo medievale: originariamente noto come “Oppido Alburno”, il borgo vide la sua fondazione nella seconda metà del IV millennio a.C. Tuttavia, fu durante il dominio di Carlo I d’Angiò che Castelcivita si trasformò in una vera e propria fortezza, con le sue imponenti torri e strade intricate. Nel corso dei secoli, il borgo ha affrontato numerosi eventi storici, tra cui l’epidemia di peste del 1656, durante la quale gli abitanti si sono distinti per il loro sforzo nel contenere il contagio. Gli abitanti di Castelcivita riuscirono a controllare l’epidemia in modo efficace, diventando un rifugio per molti fuggiaschi in cerca di sicurezza. Purtroppo, isolati in un lazzaretto situato fuori dalle mura del comune, undici persone persero la vita nel luglio di quell’anno. Il successo nel controllo dell’epidemia del 1656 fu attribuito dagli abitanti di Castelcivita a tre santi: Santa Sofia, San Rocco e San Sebastiano. Come segno di gratitudine, venne eretta una cappella votiva dedicata a Santa Sofia, e in suo onore fu organizzata una processione. Durante l’evento, fu promessa la costruzione di una lampada d’argento. Nel 1659, la promessa fu mantenuta e la lampada fu realizzata, portando così la devozione di Castelcivita fino a Napoli. Oggi, Castelcivita rappresenta un affascinante riflesso del suo passato medievale, con le sue opere d’arte religiose e le testimonianze architettoniche che raccontano una storia affascinante.

Cosa vedere a Castelcivita

Una delle principali attrazioni del luogo sono le grotte. In questo luogo sono emerse testimonianze degli insediamenti umani risalenti all’epoca preistorica, questo grazie a degli scavi archeologici condotti proprio presso le famose “Grotte di Castelcivita”. E’ qui che sono state scoperte tracce della presenza dell’Homo sapiens. L’itinerario all’interno delle grotte conduce lungo un percorso affascinante e suggestivo, attraverso la “Sala del Guano”, la “Sala del Trono” e la “Sala del Castello” piena di stalagmiti.

Impossibile, però, fare visita a questo splendido borgo e tralasciare il centro storico di Castelcivita: con le sue fortezze, le strade intricate e le numerose scale, è un vero tesoro medievale. Ancora oggi è possibile ammirare stemmi nobiliari e affascinanti giochi geometrici incisi nelle pietre calcaree locali e nel piperno. Assolutamente da non perdere anche il “Monastero di San Gertrude” in cui ammirare la “Pietà” dell’artista Giovanni de Gregorio, la Chiesa di Sant’Antonio e quella di San Nicola di Bari.

Castelcivita: un luogo in cui presente e passato si fondono

In conclusione, il borgo medievale di Castelcivita offre un affascinante viaggio nel tempo. Questo luogo incanta i visitatori con la sua storia affascinante. Castelcivita è un tesoro da esplorare, dove la spiritualità e la bellezza naturale si fondono in un’esperienza unica. Un luogo in cui passato e presente si incontrano, lasciando una profonda impressione nella mente di chiunque lo visiti.

renato leproux

Ha svolto un lavoro trentennale presso il Ministero della Difesa. Fin da bambino ha vissuto nel Cilento, da grande si e' imposto di divulgare la bellezza mozzafiato di questi luoghi intrisi di leggenda ed incorniciati dalla natura ancora selvaggia ed incontaminata.

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