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Il Vallo di Diano

Nella provincia di Salerno e in particolare a pochi chilometri dal confine con la Basilicata e la Calabria, c’è il Vallo di Diano. Probabilmente una zona meno conosciuta e frequentata dai turisti rispetto a quella costiera, ma altrettanto affascinante e ricca di proposte da cogliere al volo. Morfologicamente è un territorio che vede l’alternarsi di pianure e di piccole colline con all’interno una quindicina di cittadine come Padula, Teggiano, Sala Consilina, Sassano e Pertosa. Molto interessante la storia geologica del Vallo di Diano che si è formato nel corso dei secoli da un lento ma inesorabile prosciugamento di un lago pleistocenico. Questo lago si trasformò per una serie di eventi in una palude per cui furono necessari interventi di bonifica che vennero portati avanti già al tempo degli antichi romani.

Purtroppo con la caduta dell’impero, c’è stato un susseguirsi di secoli in cui il Vallo è stato oggetto di vero e proprio abbandono riportando in essere la sua natura paludosa. Si è dovuto attendere fino al Settecento grazie all’arrivo dei Borboni per prevedere un intervento risolutivo grazie ai Laghi Regi e un lavoro effettuato sul cosiddetto Fossato Maltempo che si trova sul territorio di Polla.

La diga di Maltempo – Polla (Sa)

La storia di questo lembo di terra, denominato “Fossato di Maltempo”, è ammaliante ma molto travagliata. Qui per molti secoli il fiume Tanagro esondava, si impaludava e infestava di malaria il paese, causando gravi danni alla popolazione e alle colture. Ragion per cui il posto fu scenario di vari interventi di bonifica; già i Sanseverino apportarono manovre importanti ma non risolutive. Poi nel precedente secolo è stato istituito un vero e proprio consorzio che si è occupato della bonifica e della gestione dal punto di vista idrogeologico del territorio e questo permette oggi di avere le migliori condizioni possibili.

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Cosa fare vedere nel Vallo di Diano

Il Vallo di Diano è affascinante dal punto di vista paesaggistico perché è una sorta di conca racchiusa tra le montagne del Cilento e quelle dell’Appennino Lucano. Tante sono le mete turistiche da prendere in considerazione per un viaggio alternativo ma altrettanto soddisfacente, non c’è dubbio però che la principale attrazione del Vallo di Diano sia la Certosa di San Lorenzo che si trova nel territorio di Padula. La Certosa, una vera eccellenza non solo del Cilento ma di tutta l’Italia meridionale.

Questa struttura venne costruita nel 1306 dal Conte di Marsico, Tommaso Sanseverino, che veniva da una famiglia di origini normanne. Tra gli appuntamenti più attesi che riguardano la Certosa di Padula e soprattutto Padula, c’è la frittata delle mille uova. È un evento che richiama una vicenda storica avvenuta nel 1535 e che vite come protagonista Carlo V di Spagna. In pratica il reale quando ritornò dalla sua vittoria in battaglia a Tunisi, decise di fermarsi a Padula e precisamente alla Certosa insieme al proprio esercito. La popolazione locale per dare un aiuto agli uomini sfiniti da quel lungo viaggio e dalla battaglia preparò tante tipologie di alimenti tra cui una frittata che richiese l’utilizzo di ben 1000 uova.

Ci sono poi numerose proposte dal punto di vista naturalistico da non perdere come le grotte di Pertosa nelle quali si organizza il magnifico Festival di musica e cultura etnica intitolato Negro. Poi c’è un’altra rappresentazione molto suggestiva che viene organizzata nel corso dell’anno, dedicata all’inferno di Dante (e’ prevista una nuova edizione prossimamente). Inoltre è bellissimo visitare queste Grotte che si snodano all’interno di un percorso pittoresco e ricco di fascino.

La proposta del Vallo di Diano non si esaurisce qui perché ci sono tante strutture religiose e architettoniche da visitare come la cappella di Santa Maria degli Angeli che si trova a Buonabitacolo e la chiesa della Madonna delle Grazie realizzata nel corso del dodicesimo secolo e ancora oggi apprezzabile nella sua forma e nelle sue caratteristiche sul territorio di Casalbuono. Tra le altre mete imperdibili, c’è il museo civico presente a Montesano e la chiesa di San Giovanni Evangelista a Sassano (a Sassano, in primavera, da non perdere la passeggiata nella Valle delle Orchidee).

Consigliati anche i resti delle Mura megalitiche presenti sul territorio di Atena Lucana e la struttura edilizia della Grancia di San Lorenzo a Sala Consilina. Insomma, ci sono tante proposte per poter organizzare un meraviglioso itinerario alla scoperta del Vallo di Diano.

Una delle piu’ simpatiche ed interessanti rievocazioni storiche di tutto il Vallo e’ certamente quella che si tiene ogni anno a Sala Consilina: “1535 Carlo V ne la Terra de la Sala”. Questo evento storico rievoca l’opulenta accoglienza organizzata a Sala Consilina nel 1535, in occasione del ritorno dell’Imperatore Carlo V dalla sua spedizione a Tunisi. È diventato ormai un appuntamento imperdibile per migliaia di persone che apprezzano soprattutto la straordinaria qualità degli spettacoli proposti e l’autenticità dei migliori piatti della tradizione culinaria salese.

Tra gli eventi piu’ famosi ed apprezzati ricordiamo l’inconfondibile “Alla tavola della Principessa Costanza”

La storia medievale di Teggiano è segnata da due importanti avvenimenti: la Congiura dei Baroni e l’Assalto al Castello. La Congiura dei Baroni è un complotto ordito nel XV secolo dai baroni meridionali contro il re aragonese Ferdinando I. Il principe di Salerno e Signore di Diano, Antonello Sanseverino, ne fu un indiscusso protagonista. Info: https://www.principessacostanza.com

Ad ogni modo, per completezza d’informazione, questi sono i Comuni del Vallo di Diano: Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano e Teggiano.

redazione

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