CILENTO cultura

Testimonianze cilentane :Poche parole e tanti fatti, un esempio che vale più di mille parole.

Zi n’Duccio fanno iuorno e già vai a zappa’,fatia senza orologio ma guarda lo sole,te ne la forza di dieci uomini,vai scalzo e non sente le spine re li rizzi re le castagne .
È arrivato a la campagna ben presto, è abituato a zappa ‘ scalzo, stata e vierno,pare maciste pe la forza ca tene, zappa se inganno na iornata intera se reposa’ sulo quanno mangia e beve.
È tiempo re prepara ‘ la fasolara ,sana mette li fasuli re la regina e lo granorinio,pe fine maggio la terra addesse pronta.
Poi sana fa’ le sorca, le fossa e se mettono li fasuli, appena nasceno se metteno le perteche e la piantagione è fatta.
Le piante re fasuli vanno curate e a ottobre sana raccoglie so’ na rendita pe la famiglia e un orgoglio pe chi li produce.
Intanto sadda zappa’ la vigna e cura’ l’ uva,Zio n’Duccio face no vino ca te refresca e te rai forza e vitalità.
Zi n’Duccio parla poco, riflette sempe e te rai tanta consigli ,ma soprattutto ti fa capire che il tempo e il lavoro pagano.
Poi me rice: tu ti criri ca non mavesse piaciuto re sta co la panza a lo sole, ma s’adda fa come se pote e non come se vole,lo biri li favuocciuoli sana coglie la notte perché se scagnolano co lo sole, la vita è fatta re ostacoli nparate come l’era superare ,guarda fai e nparate l’arti e mittedde ra parte ca non sai si te pono serve.
Que quagliò assettate ca ,te voglio raccomanda’ re non te scorda’ mai ra donne vieni e a chi si figlio, non guarda’ e seguire chi face lo prucchiuso sagliuto in perteca, segui li buoni esempi e fai le cose con giudizio.
Zi n’Duccio te rice sulo:sii povero e onesto e no fa’ sbafandarie ,pecche ‘ l’ ozio è lo patrone re ogni vizio e nisciuno te rice lavate la faccia ca pari meglio re me.
Queste persone sono da sempre per me un esempio da seguire,per la loro intelligenza, educazione, rispetto ,grandi lavoratori e spirito di sacrificio,peccato che sia diventato impossibile trovare altri uomini come loro.
Custodisco però da sempre i loro insegnamenti e la loro presenza come veri tesori e si sa che i tesori sono eterni.
Io dedico a loro, da sempre la giornata del primo maggio, la festa che loro non hanno mai festeggiato come il sabato e la domenica, grazie veri e grandi uomini, cultori dell’ educazione e innamorati del lavoro.

il contadino 3 Copia
il contadino 3 Copia

guido santangelo

Guido Santangelo è nato in un piccolo paese del Cilento, Stio Cilento, il 15 febbraio 1962 che gli ha regalato un’infanzia spensierata e serena. Dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico di Gioi Cilento, si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, dove si è laureato nel febbraio del 1989. Attualmente svolge l’attività di Medico di famiglia e si dedica a scrivere e coltivare la passione per la poesia.

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