
Evento organizzato da:
Dipartimento di Scienze politiche e della comunicazione dell’Università
degli Studi di Salerno, Associazione Memoria in Movimento e dalla
Scuola di dialogo interreligioso e interculturale di Salerno
MERCOLEDI 11 giugno 2025 ore 18,00
Casa del Volontariato Salerno (via F. Patella) presentazione del volume
“Giusto capire i perché della guerra, auspicabile stimolare la
costruzione della pace”
saluti: Gianfranco MacrÏ, Direttore Dipartimento di Scienze politiche e della
comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno
Intervengono:
Carlo Cefaloni, redattore di “Città Nuova”
Giso Amendola, docente di Filosofia del Diritto Universit‡ degli Studi di Salerno
Dalla presentazione dei curatori del libro Luca Castagno, Alfonso
Conte, Gianfranco MacrÏ (…) Il ciclo di seminari su La guerra “giusta” e la pace da
costruire: idee, storie e politiche a confronto, che Ë stato ospitato dal Dipartimento
di Scienze politiche e della comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno e che ha
visto la partecipazione degli istituti scolastici “A. Gallotta” di Eboli, “E. Medi” di
Battipaglia e “T Confalonieri” di Campagna, di cui questo volume costituisce un
risultato, è stato concepito dagli organizzatori come uno spazio laboratoriale all’interno
del quale chiamare a discutere studiosi e analisti provenienti da diversi ambiti
esperienziali. Si puÚ dire, anzi, che a sollecitare la riflessione – e a renderla
drammatica – abbia contribuito la crescente consapevolezza che, nelle attuali
circostanze storiche, la possibilità di legittimare la guerra come “giusta” possa
determinare il concreto rischio di riproporre (con opportuni aggiustamenti) la dottrina
dello Stato-potenza. (…) » stato giustamente osservato che la crisi che stiamo vivendo
non Ë una sola, bensÏ una catena di crisi (energia, economia, clima, diritti umani ecc.)
legate tra loro a doppio filo la cui risoluzione passa attraverso l’imperativo esistenziale
della ´giustizia e della solidariet‡ª (Papa Francesco, Esortazione Apostolica Laudate
Deum, 4 ottobre 2023). La decisione di organizzare un confronto aperto a diverse
sensibilità configura, (quasi) sempre, il rischio di imbarcarsi in un’impresa difficile da
gestire, specie se la “raccolta” dei contributi non è preceduta da uno o più momenti di
ascolto e confronto. Per aggirare quest’ostacolo, i curatori del volume hanno condiviso
la gestazione del progetto all’interno della Scuola di dialogo interreligioso e
interculturale di Salerno (di cui sono membri) organizzando la scaletta degli argomenti
e la selezione dei potenziali relatori secondo una logica armonica e funzionale
all’obiettivo.
