
Sindrome da long COVID,parlo di sindrome e non di malattia perché si tratta dell’ insieme di malattie provocate dal COVID,in pratica una conseguenza dell’ interessamento del COVID dei diversi organi.
Tanti sono i pazienti che dopo la pandemia lamentano dolori articolari e reumatici diffusi (neuropatia periferica), diarrea e meteorismo ,altri ancora facilità alle infezioni delle vie respiratorie, tutti sintomi conseguenza della diminuzione delle difese immunitarie.
La sindrome da longo COVID ha apportato delle importanti modifiche del microbiota intestinale (che io definisco mente silente).Un dato importante e che preoccupa il mondo scientifico e chi fa ricerca, è l’ aumento dei tumori del colon retto negli over 50.
Tralascio le diverse ipotesi per spiegare questo dato,ma bisogna diffondere nella popolazione la prevenzione con la partecipazione diffusa ad effettuare il kit gratuito e indolore per tale patologia,ma molto importante.
Altra caratteristica del long COVID è un aumento delle transaminasi,dovute ad un processo infiammatorio a carico del fegato(transaminite).
Il COVID ha determinato il più delle volte un cambiamento psicologico e uno stato ansioso e depressivo,a volte anche una trasformazione della personalità e un aumento dell’ aggressività.
La terapia deve essere sintomatica e paziente dipendente e quindi molto variabile, per quanto riguarda la prevenzione che ho affrontato più volte,essenziale è una collaborazione proficua dei pazienti.
